Serrone è un piccolo borgo che sorge a metà costa del Monte Scalambra e pare che il nome derivi proprio dal modo arcaico di chiamare i terreni scoscesi, rocciosi e accidentati. La storia antica di Serrone è comune a tanti borghi di questa area: abitati in epoca preromana dagli Ernici, poi abitati dai romani e successivamente fu una delle rocche difensive di Anagni, vista la posizione dominante sulla valle. Serrone come molti altri borghi di questa area fu donato da Carlo Magno, re dei Franchi, al papato nel 760 d.C. circa, formando di fatto uno dei primi possedimenti dello stato della Chiesa. Le abitazioni del borgo sono molto caratteristiche, costruite in pietra, arroccate lungo le stradine che permettono scorci di panorami suggestivi.
Serrone è fatto risalire all’antico nome “serroni”, che evoca i dorsi rocciosi e accidentati dell’appennino centrale che caratterizzano i pendii e le falde del Monte Scalambra su cui, a metà costa, sorse il nucleo originario del paese.
Già i Romani, all’epoca, la elessero a terra di ameno riposo. La sera, quando ad una ad una si accendono le luci, il borgo antico si illumina e il suo profilo si disegna nitido. Visto dalla valle, sembra un grande quadro dipinto sulla tela della montagna. Eremi, chiostri benedettini, chiesette: il trascendente volo dello spirito si accompagna qui a quello, molto più immanente, di chi sfiora in parapendio i tetti spioventi delle case, come farfalle colorate che disegnano traiettorie leggere e imprevedibili.
Nel comune di Serrone vengono prodotti vini di alto livello riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale, in particolare quelli regolamentati dal disciplinare Cesanese del Piglio DOCG che sono tutti vini a Denominazione di origine controllata (DOP).
Luoghi di interesse a Serrone